sabato 9 giugno 2007

AGRYPARTY 2007. L'ANNO DEL MAIALE!

Agriparty 2007. Delirio. Delirio puro. Ho visto cose che voi profani non potete immaginare...
Ho visto. Ho visto tantissime tende, almeno una cinquantina. Un record!
Ho visto il paninaro più furbo del mondo, che probabilmente lavora solo un giorno all'anno. Quello.
Ho visto anche il più sobrio dei miei amici bere, per il gusto di bere in compagnia.
Ho visto tantissima gente, che occupava praticamente tutto il campus.
Ho visto Gabri diventare Gollum.
Ho visto i Pomata. Fenomenali. Ho visto gente sotto il palco, di fianco, sopra, ai lati, scatenarsi col loro coinvolgente ritmo in levare. Ho visto il trombonista dei Pomata diventare una rockstar, conquistando in diretta dal palco una ragazza (con conseguente limonella davanti a tutti gli astanti!)
Ho visto la birra. Tanta birra
Ho visto il vino. Tanto vino.
Ho visto la grappa. Giusto un goccietto.
Ho visto ogni grado possibile della devastazione umana alcolica.
Ho visto il giorno dopo. Ho visto gente girare alle nove di mattina con ancora birre fresche tra le mani, e in cerca di vino. Ho visto persone camminare in apparenza tranquille, per poi ritrovarle distese a terra, sfinite.

Ma non ho visto anche un sacco di cose.
Non ho visto nessuno annoiarsi.
Non ho visto i punkabbestia (ma ce n'erano?). Non ho visto i soliti 20 sbongazzatori folli.
Non ho più visto Marchiuz da una certa ora in poi... (si millanta un necessario trapianto di lingua nuova per il suddetto, causa limonellite acuta.)
Non ho visto la pioggia che tutti temevano.
Non ho visto Pioggia, che molti volevano.
Non ho visto le chiavi di Luca.
Non ho visto Piero, e questo mi è dispiaciuto tantissimo!
Non ho visto Marco Bologna, ma ho scoperto di essere il suo sosia.

Tutte queste cose, assenti o presenti, hanno contribuito alla riuscita di una festa epica, che ogni anno cresce sempre di più!


venerdì 18 maggio 2007

FIKEA???

Seconda parte di uno dei miei pindarici voli sull'IKEA...

Passati ormai da un bel po' i postumi del primo maggio, festa sempre gradita, mi ritrovo nuovamente a dover parlare del monoblocco svedese di via Fraccalanza (vedi IKEA), e delle sue “magiche” idee sul lavoro, al fine di far capire al lettore il “magico” mondo dei lavoratori che si cela sotto la sua patinata facciata.

Vediamo di fare un gioco di associazioni mentali: 1° maggio, festa, lavoratori, sindacato. Ahia. Nota dolente. Purtroppo il sindacato in IKEA è, per non dire per niente, poco attivo e prolifico. E non per colpa di un RSA o un RSU scadenti. Non per una massiccia presenza di contratti a tempo determinato (ci ritorneremo, ci ritorneremo..) che giustificherebbero una scelta di non aderire al sindacato per “pararsi il culo” (tutti sappiamo come il datore di lavoro vede il dipendente iscritto a CGIL CISL e UIL). La risposta si può sintetizzare in una sola semplice parola: Voice! Il Voice è un comitato “spontaneo” formato da persone che rappresentano i vari reparti dell’IKEA. Questo gruppo ha il compito di mantenere alto il livello di soddisfazione e di felicità del povero dipendente, riempiendolo di frasi fatte, slogan positivi e ogni quant’altro possa servire a far percepire un generale clima di positività.

Inoltre viene eseguita un’indagine annuale sull’ambiente lavorativo con le seguenti modalità: ogni singolo dipendente deve rispondere ad una serie di quesiti e domande sia specifiche che generali sul proprio lavoro. In linea ipotetica la faccenda potrebbe avere un minimo di serietà ma, anche qui, casca l’asino. I primi sospetti sulla certezza dell’anonimato vengono quando, prima di affrontare il Voice, ci si vede assegnare una password personale per accedere al test; inoltre se questo non bastasse a destare qualche sospetto, ci pensano le domande iniziali, nelle quali bisogna tracciare un profilo anagrafico di se…quindi in un ipotetico reparto formato da dieci persone non saranno molte gli studenti lavoratori o, le madri di famiglia o via dicendo.

I dati elaborati vengono poi esposti in riunioni o feste in puro stile IKEA. La cosa che colpisce è la fortissima discrepanza fra i risultati e il reale clima che si respira all’interno dell’azienda. Che avvenga per caso una seconda rielaborazione dei dati da parte di ignoti? Com’è possibile che i dati siano in continuo miglioramento se i problemi dell’azienda non accennano a diminuire? Uno svedese e giallognolo mistero copre l’intera faccenda.

Veniamo ora alla questione più spinosa e merdosa che avviene a livello contrattuale. I contratti a tempo determinato sono una realtà ormai consolidata all’interno di ogni grossa azienda; IKEA si sta impegnando, e di questo bisogna dargliene atto, a passare a tempo indeterminato più del 70% circa dei contratti. Ma come vengono trattati quei poveri sventurati il cui contratto continua ad essere a termine? Per chi non lo sapesse, per legge, un contratto può essere rinnovato per al massimo due volte; dopodiché l’azienda ha l’obbligo di rinnovarlo a tempo indeterminato. Ecco come IKEA (così come tantissime aziende italiane) aggira il problema. Al secondo scadere di contratto il dipendente viene formalmente licenziato per poi essere riassunto nel giro di una settimana, al massimo due. Così facendo l’azienda rispetta gli obblighi sindacali e contrattuali, a discapito del dipendente che perde ogni tipo di privilegio. Gli vengono a mancare, infatti, tutti gli scatti di anzianità, i privilegi che si acquisiscono lavorando in un’azienda per svariati anni. Inoltre un lavoratore a tempo determinato non può chiedere finanziamenti, non può fare mutui ne prestiti in quanto non riesce a dare certezze sul suo futuro lavorativo; egli sta sempre sul chi vive, deve sempre dimostrare qualcosa di più all’azienda e non commettere mai errori, poiché ogni pretesto potrebbe essere buono per licenziarlo e per sostituirlo.

lunedì 7 maggio 2007

IKEA PORSEA

Londra è passata... e la mia voglia di parlarne pure!
Sono stato lontano dal blog, ma prometto di non farlo più!!!!

E ora....
parliamo un po' del posto in cui lavoro....

Un’azienda deve sapere se lavora bene, giusto? Giusto. Abbisogna quindi di qualcuno che le dica se lo fa, come lo fa e in cosa dovrebbe migliorare, giusto? Sempre giusto! Dunque IKEA, come tutte le aziende, sente questa necessità e cerca un modo per ottenere un’immagine aziendale di sé. Il problema è che cerca l’immagine di sé che più le piace. Mi spiego meglio. Periodicamente (mi pare ogni anno o due) IKEA si affida ad una ditta esterna che le dice, tramite un “Commercial Review” cosa va’, cosa non funziona e in cosa bisogna migliorare. Primo inghippo. L’azienda che controlla viene direttamente pagata da IKEA, e i punti di questa verifica vengono concordati insieme! Domanda: Se uno vi pagasse un botto di soldi per sentirsi dire se è bravo o meno, voi cosa gli direste? Tirate da soli le conclusioni. Secondo Inghippo. Se in questo momento qualcuno vi controllasse senza preavviso la camera, in che condizioni la troverebbe? Se invece sapeste, che dico con giorni, con mesi di anticipo, che alla tal data e tal ora qualcuno controllerà la vostra stanza… beh, chiaro che, nella seconda ipotesi, dal controllo scaturirà un giudizio maggiormente positivo! IKEA concorda non solo le modalità, ma perfino le tempistiche del controllo.

Tutti sappiamo gli stress che derivano da un esame, una verifica o un impegno con una data di scadenza, e tutti siamo consci dei sacrifici che ne conseguono! Stessa storia per l’amatissimo “Commercial Review”! Dato che IKEA Padova (attenzione attenzione!!), nonostante i guadagni milionari di cui si fregia, è un’azienda che lavora male… molto male, obbliga i suoi dipendenti a straordinari i quali non sono obbligatori, ma CALDAMENTE consigliati ( e purtroppo tutti sappiamo che vuol dire nel mondo del lavoro…). E così ci si trova a vedere venditori costretti a raddoppiare i turni di lavoro, spremendo in special modo i dipendenti part-time, che magari studiano e/o si arrabattano con altri lavori per arrivare a fine mese, ma in special modo quelli a con contratto a tempo determinato, che sono obbligati ad assecondare i voleri dei padroni!. La domanda che mi sorge spontanea, alla luce di tutto ciò, è questa: Possibile che la promozione ad un controllo, per quanto farlocco esso risulti, necessita di turni massacranti, mobilitazione straordinaria del lavoro, e situazioni che nella quotidianità dell’azienda non sono pensabili??? Evidentemente c’è del marcio Watson!

mercoledì 18 aprile 2007

GOD SAVE THE QUEEN!!!

Troppe troppe cose da dire! Londra è una città poliedrica, dalle mille sfaccettature. Proverò a parlarne per argomenti, cercando di mettere ordine nei miei pensieri, così da essere il più chiaro (e breve, perché no?) possibile.


LONDRA E I TRASPORTI
Ottimi. Acquistando la day travel card si può usufruire sia della metropolitana che dei bus rossi a due piani. La carta si fa pagare (e molto! Circa 25 sterline per 3 giorni), però è la diretta conseguenza di un servizio inappuntabile, veloce e di facile intuizione! Dopo un giorno la dimestichezza nell'usarla sarà quasi pari a quella di un pendolare! Qualsiasi sia la linea che si vuole prendere non si aspetterà mai un treno per più di uno (!!!) o tre minuti al massimo, se lo si ha appena perso! Anche in caso di forti disagi (ci è capitato l'ultimo giorno) il ritardo o lo spostamento ad un'altra linea ci ha fatto perdere al massimo mezz'ora!

LONDRA E I MUSEI
C'è poco da fare. Anche qui sono anni luce avanti rispetto a noi! Abbiamo visitato nell'ordine:
  • Natural History Museum
  • Science Museum
  • Tower of London
  • Tate Modern
  • National Gallery
  • British Museum
Costi di ingresso??? Zero €! Ad esclusione della Tower of London (La cui, però, visita vale appieno il prezzo del biglietto) tutti i musei sono incredibilmente, favolosamente, stupendamente gratis! E non parliamo di museucoli del cazzo, o quattro quadretti buttati lì... Parliamo di musei nei quali si possono vedere (in ordine sparso): La stele di Rosetta, i fregi del Partenone, il discobolo di Mirone, quadri di Canaletto, Renoir, Tiziano, Picasso, Monet, Manet, eccetera. E scusate se è poco!!!
A breve i temi:
Londra e i londinesi
Londra e il cibo
e molti altri!!!!

E ora... Un po' di foto!!!!


domenica 8 aprile 2007

Si parte!!!

Tra poche ore parto per il mio primo viaggio "d'amourrr" (hehehe!!!) con la mia lei! Meta: LONDRA....

E che scaga... per l'aereo...

sabato 7 aprile 2007

I like the smell of napalm in the morning. It smells like... victory!

Il tremolante scintillio della luna illuminava con fiacchezza il vivido volto del colonnello. Le truppe aspettavano assiepate nei loro ranghi, pronte a ricevere l'ordine di attacco. La tensione era palpabile, e gli unici rumori udibili erano il lento incedere del colonnello, e l'impercettibile sfrigolare dalla cenere del suo sigaro, che conferiva al suo volto uno spettrale rossore ogni qualvolta inspirasse con decisione.I mesi di dure lotte avevano provato i suoi uomini nel morale, e decimato il suo esercito. Duramente. Molto duramente.
Ma quella notte tutto sarebbe cambiato.
I negoziati con i musi gialli avevano ottenuto il successo sperato. Il loro trattato di non belligeranza era stato rispettato in pieno, e l'appoggio nella battaglia contro lo Zio Sam aveva portato i suoi frutti. Finalmente erano arrivati i rinforzi. Molti rinforzi. Carne fresca da macello, come si leggeva nel dispaccio firmato dal colonnello qualche ora prima. I fronti erano pronti all'attacco. Quello mediorientale. Quello Nordamericano. Quello Europeo.

Fu un attimo. L'ordine. La carica. Lo scontro. La vittoria.

Il nemico era stato abilmente sconfitto. La minuziosa strategia, abilmente condotta in gran segreto, fu evidente a tutti solo in quest'ultima fase dello scontro. Un fulmine a ciel sereno per tutti.
La vittoria. La gloria. Mi piace l'odore del napalm...

L'inizio di un romanzo? Una citazione? NO!!! Semplicemente la descrizione, dai toni "leggermente" epici e romanzati, della mia vittoria di ieri sera al miglio gioco di strategia mai inventato! RISIKO!!!!

mercoledì 28 marzo 2007

100 ANNI

100 Anni di scout. Anche a Padova.
Grazie BP.

venerdì 23 marzo 2007

"Dove le parole finiscono, inizia la musica."

Citazione di Heinrich Heine. (Vedi qui)

Come promesso... Le foto del concerto! Sapientemente rubate al buon Headquarter! (Qui per vederle tutte).
Vaiiii!!!!!:
La mai troppo osannata sezione ritmica!


La mai troppo osannata sezione fiati (In continuo allargamento!)


Frontman, fiati e Giovanni Bassista!

Dulcis in fundus:
Pubblico e Gruppo! Notate la faccia divertita di Zob! Ce l'abbiamo fatta!!! L'avete fatto sorridere! Grazie a tutti di nuovo!

lunedì 19 marzo 2007

BRIVIDI...

Non ci sono parole per spiegare il concerto di Venerdì sera al Jamaican Club... Le ho cercate per due giorni, ma ancora fatico a buttare giù due righe, tanto forte è stata l'emozione di avere davanti un vero pubblico che, in delirio, ha mandato in delirio noi!
GRAZIE!
Grazie al pubblico. Che ha ballato, sudato, applaudito, cantato e delirato per noi.
Grazie alla vescica enorme sul mio pollice sinistro. E' doloroso ricordo della forza con cui ho suonato.
Grazie al supporto della mia conga sinistra. Cedendo all'improvviso ha movimentato l'esecuzione di Steal my kisses.
Grazie a Matteo. Ha stoicamente abbandonato l'esecuzione per aiutarmi con sopracitato supporto.
Grazie ai nostri errori nell'esecuzione, che solo noi sentiamo. Ci ricordano che abbiamo molta strada da fare ancora, ma che se si suona col cuore, veramente, nessuno se ne accorgerà.
Grazie alla musica suonata. Da noi.
Grazie al ritmo. Soprattutto a quello in levare.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!!
P.s. Quando avrò le foto le metterò nel blog!

mercoledì 14 marzo 2007

MENO DUE...

Mancano 2 giorni al concerto... Questo fantomantico progetto reggae che di reggae non ha niente... E i volantini che il gestore ha fatto per il locale sono 5000.... Neanche fossimo i Blubeaters! Bah. Onore ai MIR e al PSC!

lunedì 12 marzo 2007


Morto. Mentre svolgeva il suo lavoro. Mentre una banda di delinquenti (alcuni dei quali minorenni) sfasciava tutto solo per il gusto dello sfasciare. C'è chi dice che questo con il calcio non c'entra niente, che pochi folli non possono infangare lo "sport più bello del mondo". Palle. Il 2 febbraio a Catania un innocente è morto, magari anch'egli appassionato di calcio e costretto dal suo lavoro ad adempiere al suo dovere di pubblica sicurezza. Questo col calcio italiano c'entra eccome. Dopo il breve periodo di retorico moralismo, in cui tutti sembravano inorriditi per una situazione del genere, in cui era opinione comune che tutti si dovessero fermare per riflettere, lo spettacolo è riniziato! Si signori! The show must go on! Perchè ormai il calcio professionistico questo è: mero spettacolo al quale prendono parte attori superpagati e registi vergognosi che manovrano nell'oscurità. Filippo Raciti è morto preso a bastonate da alcuni ultras? Scritte di altre tifoserie inneggiano l'accaduto? Stop ai campionati! Chi dice per mesi, chi per sempre, chi fino a quando provvedimenti seri non saranno presi! Fermiamoci tutti! Vai con lo speciale di Vespa, vai con l'edizione straordinaria di Costanzo, vai con l'opinione di Mentana e i suoi ospiti! Questo per una settimana...
Poi? Poi i campionati riprendono, un altro poliziotto prende il posto di quello morto (Aspetta, com'è che si chiamava? Difficile ricordarlo ad un mese di distanza!). Ora importa solo dei gol di un panzone brasiliano che gioca dove gira più pecunia. Ed il calcio torna ad essere lo sport più bello del mondo! Nel mondo forse... Ma non in Italia.

sabato 10 marzo 2007

YUHUUUU!! C'E' NESSUUUNOOO?!?!?

Possibile che dopo oltre 100 visite (che sinceramente non avrei mai creduto possibile in una sola settimana!) vi siano però pochissimi commenti? Speravo, e spero tutt'ora, in una maggiore interattività coi miei "virtual hosts"!!! Grrr...

venerdì 9 marzo 2007

DO'H!

Mi sono accorto di una cosa guardando una puntata della nuova serie dei Simpson... Non dovrebbero dirci che sono nuove puntate, ma farci credere che siano chicche del passato, e spiego perchè. Quando ci si appresta a guardare un episodio nuovo, ci si carica di una serie di aspettative di come dovrà essere, di quanto e se ci farà ridere eccetera. Quando invece si passano i soliti venti minuti pomeridiani a guardare gli springfieldiani eventi già trasmessi, si è certi di stare per vedere un episodio cult, di quelli che con gli amici si è citato per le diverse battute o gag scompiscievoli! Si ha quindi una maggior predisposizione mentale alla risata. Sono sicuro che quando rivedrò l'episodio di oggi tra qualche anno lo troverò molto spassoso!
Un grande doveroso ringraziamento va alla serie gialla, che permette a me ed ai miei amici, in special modo con Giko/Quiconque/Gio/Marchiuz /(visto quanti soprannomi nonostante tutto??) di perdere le nostre menti in continui Trivial Simpson del tipo: "La frase che sto per dire è una citazione dei Simpson.. di che puntata???", o di trovare in situazioni del quotidiano vissuto continui riferimenti alle più disparate puntate della serie!!
P.S. Visto quanta materia grigia sprecata per una considerazione di così poca importanza!?!?!

mercoledì 7 marzo 2007

FantaCalcio? Birra&Rugby!!!!


Altro che il calcio...

lunedì 5 marzo 2007

Con le peggiori intenzioni


Non voglio dilungarmi sul fatto che un nuovo semestre è iniziato, e che tocca svegliarsi di nuovo presto... In Aula già si toccano i 30 gradi e pare di essere già proiettati verso l'estate che, senza ombra di dubbio, subentrerà alla primavera il 21 marzo!
Intanto per festeggiare mi sono regalato tre libri che da tempo avevo adocchiato alla Feltrinelli: "Guida galattica per autostoppisti" e "Ristorante al termine dell'universo" di Douglas Adams, e "Con le peggiori intenzioni intenzioni" di Alessandro Piperno . E ho ancora due libri in fase di lettura! Poi mi si chiede come mai stia sveglio fino alle tre di notte a leggere...

sabato 3 marzo 2007

4 8 15 16 23 42

A parte che stanotte ho avuto uno dei sonni più pesanti di cui io abbia memoria, ma la cosa più preoccupante è stata il contenuto del sogno....

Io ero uno dei sopravvissuti dell'isola di Lost e nel tentativo si scappare dall'isola con tutti i miei compagni, rivelatasi in realtà il prolungamento di una penisola, venivamo catturati ad una specie di confine nazionale con filo spinato, da membri di un'armata terroristica clandestina sudamericana, e tenuti prigionieri in un bunker al buio più totale.....


AIUTOOOOOOOOOO! Beh dai vado, che mi aspetta il terzo round di festeggiamenti dalla nonna!
4 8 15 16 23 42 4 8 15 16 23 42 4 8 15 16 23 42 4 8 15 16 23 42....

EUREKA!

Dopo lungo patire, e lungo soffrire, ho ripreso il pieno possesso del mio blog! Ed era una cazzata, ma una cazzaaata! Lasciamo stare valà...
Resoconto della serata: Io e altri 9 baldi giuovincelli e gentil pulzelle ci siamo recati, per festeggiare il 22° soffio di candeline (tra l'altro me le sono dimenticate, quindi niente foto classica, al buio, con la torta e il festeggiato illuminato dalle suddette) del sottoscritto, in un patavin locale. Aperto da poco, "La Carabaccia" è un'osteria che, a prezzi ragionevolmente bassi, propone piatti tipici della cucina rustica toscana, con il gusto semplice delle cose fatte in casa. Non mi dilungo nella descrizione del menu, ma basti solo citare pietanze come i Pici, La Fiorentina(quella con l'osso spessa quattro dita! L'originale!!!), I fagioli all'uccelletto!
Diciamo pure che quest'osteria mi è già entrata int 'o core per due motivi:
  1. La cucina toscana fa ormai parte del mio DNA grazie a otto giorni passati a CiEffeEmmizzare nella base scout di Spianessa (Pistoia)... I fagioli all'uccelletto degli PsycoCambuPornoTrash hanno fatto proseliti, coì pure le spiegazioni della cucina toscana di Mauro... Le bruschette alla Salamella (LA SALAMELAAAAA!) delle tre di mattina... La scoperta dell'esistenza del PanUnto e di una festa ad esso dedicata....
  2. La Carabaccia non si trova in un posto qualunque. I locali che la ospitano furono un tempo sede di una delle osterie più vecchie e conosciute di Padova, gestita dal compianto Mirco Buso. Un posto su cui potevi sempre fare affidamento, a qualsiasi ora della notte, per un bicchiere di vino, una chiacchierata, qualche discussione, un torneo di briscola che durava fintanto che c'era una bottiglia di vino piena sul tavolo. Mirco era sempre disposto a raccontarti qualche aneddoto su di lui, sul locale e sui suoi visitatori, sulla città. Certo, usava un linguaggio tutto suo, si mangiava gran parte delle parole, e non capivi mai dove voleva andare a parare, ma in fondo a noi andava bene così; gli volevamo bene per com'era e per come trattava tutti gli avventori del locale, quasi fossero suoi amici da sempre. Non ti offriva mai niente eh, mai visto un quartino arrivare senza essere atteso, mai fatto sconti a nessuno, ma Mirco era così! Pignolo ma bonario, unico e semplice.
Piccolo aneddoto tragicomico: Nel notare che il target del locale, pur alla mano e casalingo, era indirizzato ad una clientela leggermente "fighetta", ci è apparsa sulla soglia della porta la maiala di quest'edizione del Grande Fratello (Mi pare Diana, o Gloria, non ricordo!). Dopo essere stata nel locale per nemmeno un'ora, e dopo che i miei amici mi hanno fato credere che era lei il mio regalo di compleanno, ci è stato confidato da uno dei camerieri che la sopracitata troia, era in preda a deliri e farfugliamenti incomprensibili, causati da dall'assunzione di indefinite sostanze stupefacenti!

giovedì 1 marzo 2007


A regime, questo dovrebbe diventare il mio blog... Pare che anche io mi sia lasciato coinvolgere dalla mania! Bah... Vedremo quanto durerà! Intanto provo a renderlo gradevole alla vista. Per i contenuti se ne parlerà più avanti!
Un saluto!




Intanto....


TAAAAAANTI AGURI A MEEEE! TANTIIII AUGURIIII A MEEEEEE!