lunedì 12 marzo 2007


Morto. Mentre svolgeva il suo lavoro. Mentre una banda di delinquenti (alcuni dei quali minorenni) sfasciava tutto solo per il gusto dello sfasciare. C'è chi dice che questo con il calcio non c'entra niente, che pochi folli non possono infangare lo "sport più bello del mondo". Palle. Il 2 febbraio a Catania un innocente è morto, magari anch'egli appassionato di calcio e costretto dal suo lavoro ad adempiere al suo dovere di pubblica sicurezza. Questo col calcio italiano c'entra eccome. Dopo il breve periodo di retorico moralismo, in cui tutti sembravano inorriditi per una situazione del genere, in cui era opinione comune che tutti si dovessero fermare per riflettere, lo spettacolo è riniziato! Si signori! The show must go on! Perchè ormai il calcio professionistico questo è: mero spettacolo al quale prendono parte attori superpagati e registi vergognosi che manovrano nell'oscurità. Filippo Raciti è morto preso a bastonate da alcuni ultras? Scritte di altre tifoserie inneggiano l'accaduto? Stop ai campionati! Chi dice per mesi, chi per sempre, chi fino a quando provvedimenti seri non saranno presi! Fermiamoci tutti! Vai con lo speciale di Vespa, vai con l'edizione straordinaria di Costanzo, vai con l'opinione di Mentana e i suoi ospiti! Questo per una settimana...
Poi? Poi i campionati riprendono, un altro poliziotto prende il posto di quello morto (Aspetta, com'è che si chiamava? Difficile ricordarlo ad un mese di distanza!). Ora importa solo dei gol di un panzone brasiliano che gioca dove gira più pecunia. Ed il calcio torna ad essere lo sport più bello del mondo! Nel mondo forse... Ma non in Italia.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Convertitevi tutti allo scoutball!

Ripe ha detto...

Il rugby è la risposta. Correttezza, nobiltà, popolarità, e una cultura sportiva anni luce distante dal merdoso mondo del calcio.

Anonimo ha detto...

fango, non merda!