sabato 3 marzo 2007

EUREKA!

Dopo lungo patire, e lungo soffrire, ho ripreso il pieno possesso del mio blog! Ed era una cazzata, ma una cazzaaata! Lasciamo stare valà...
Resoconto della serata: Io e altri 9 baldi giuovincelli e gentil pulzelle ci siamo recati, per festeggiare il 22° soffio di candeline (tra l'altro me le sono dimenticate, quindi niente foto classica, al buio, con la torta e il festeggiato illuminato dalle suddette) del sottoscritto, in un patavin locale. Aperto da poco, "La Carabaccia" è un'osteria che, a prezzi ragionevolmente bassi, propone piatti tipici della cucina rustica toscana, con il gusto semplice delle cose fatte in casa. Non mi dilungo nella descrizione del menu, ma basti solo citare pietanze come i Pici, La Fiorentina(quella con l'osso spessa quattro dita! L'originale!!!), I fagioli all'uccelletto!
Diciamo pure che quest'osteria mi è già entrata int 'o core per due motivi:
  1. La cucina toscana fa ormai parte del mio DNA grazie a otto giorni passati a CiEffeEmmizzare nella base scout di Spianessa (Pistoia)... I fagioli all'uccelletto degli PsycoCambuPornoTrash hanno fatto proseliti, coì pure le spiegazioni della cucina toscana di Mauro... Le bruschette alla Salamella (LA SALAMELAAAAA!) delle tre di mattina... La scoperta dell'esistenza del PanUnto e di una festa ad esso dedicata....
  2. La Carabaccia non si trova in un posto qualunque. I locali che la ospitano furono un tempo sede di una delle osterie più vecchie e conosciute di Padova, gestita dal compianto Mirco Buso. Un posto su cui potevi sempre fare affidamento, a qualsiasi ora della notte, per un bicchiere di vino, una chiacchierata, qualche discussione, un torneo di briscola che durava fintanto che c'era una bottiglia di vino piena sul tavolo. Mirco era sempre disposto a raccontarti qualche aneddoto su di lui, sul locale e sui suoi visitatori, sulla città. Certo, usava un linguaggio tutto suo, si mangiava gran parte delle parole, e non capivi mai dove voleva andare a parare, ma in fondo a noi andava bene così; gli volevamo bene per com'era e per come trattava tutti gli avventori del locale, quasi fossero suoi amici da sempre. Non ti offriva mai niente eh, mai visto un quartino arrivare senza essere atteso, mai fatto sconti a nessuno, ma Mirco era così! Pignolo ma bonario, unico e semplice.
Piccolo aneddoto tragicomico: Nel notare che il target del locale, pur alla mano e casalingo, era indirizzato ad una clientela leggermente "fighetta", ci è apparsa sulla soglia della porta la maiala di quest'edizione del Grande Fratello (Mi pare Diana, o Gloria, non ricordo!). Dopo essere stata nel locale per nemmeno un'ora, e dopo che i miei amici mi hanno fato credere che era lei il mio regalo di compleanno, ci è stato confidato da uno dei camerieri che la sopracitata troia, era in preda a deliri e farfugliamenti incomprensibili, causati da dall'assunzione di indefinite sostanze stupefacenti!

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